Silis

Illustrazione creata dagli autori

A cura di Clelia Bortoletto, Luca Goia, Elena Cerchier e Francesco Zoia

Questo testo è tratto dal progetto di Storie di un problema.

Mito sulla creazione del Sile.

Silis

C’era una volta una bellissima fanciulla di nome Silis che viveva in un piccolo paesino, Casacorba.

Aveva la pelle chiara, i Capelli neri e leggermente mossi e dei bellissimi lineamenti. Era molto esile, a tal punto che i mulini là circostanti la facevano alzare in volo.

Ma era nata muta, COME DECISE IL FATO.

Amava stare sola a guardare la natura che la circondava.

Adorava sedersi a gambe incrociate sotto un immenso albero di farnia, perdendosi nei suoi mondi.

Un giorno, mentre raccoglieva funghi nel bosco, un sospiro del dio Eolo la avvolse trasportandola nel cielo.

Vide l’immenso mare adriatico nel suo perenne blu acceso e se ne innamorò perdutamente.

La spumeggiante schiuma bianca delle onde la stava avvolgendo, sentiva che il mare la chiamava.

Le sue fantasie furono interrotte però dalla leggera voce di Eolo, che era stato stregato dalla bellissima silis.

Ma lei, con un lieve gesto delle braccia, rifiutò l’amore di Eolo.

E quando ritornò ad ammirare l’Adriatico, Eolo, geloso, pronunciò con voce tuonante: “Non puoi rifiutarmi, Silis, ora sei solo degna di stare al di sotto della terra e così non rivedrai mai più il tuo amato mare blu”. E con un forte colpo di vento la respinse sotto terra.

Ma lei non riusciva a non pensare al blu acceso del suo amato Adriatico.

L’amore che provava verso di lui la fece trasformare in limpida acqua che sgorgò dalla terra, smovendo lo strato di sabbia e ghiaia che trovava in superficie, formando così i fontanassi.

La limpida acqua scorse veloce verso il mare congiungendosi così con il suo amato.

Il fiume venne poi chiamato “Sile” dal nome della magnifica fanciulla Silis.

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