In quanto membri della redazione di un giornale, pensiamo sia molto utile realizzare un articolo che tratti di FAKE NEWS, ovvero di come riconoscere le NOTIZIE FALSE che spesso inondano il mondo del web.

Molti di voi potranno pensare che questo sia un fenomeno moderno: non è proprio così. Le fake news sono attestate fin dall’epoca antica e risalgono addirittura all’Impero romano. Si tratta di qualcosa di “antico”, che si è sviluppato nel tempo anche in base alla diffusione dei mezzi di comunicazione, fino a diventare oggi molto esteso e capillare con l’avvento di internet e dei social media.
Il web ci offre tantissime possibilità e risultati di ricerca, tra cui anche fake news che vengono condivise da moltissimi utenti e che spesso consideriamo reali.
e aiutarvi a reperire contenuti attendibili, dal momento che moltissimi giovani usano internet e i social per informarsi, compiere ricerche e aggiornarsi.
Per questo dobbiamo stare attenti: non tutte le informazioni e le notizie che leggiamo, specialmente quelle che ci catturano con titoli sensazionali, sono vere.
Ecco dei semplici suggerimenti che ci possono servire per “smascherare” le fake news:
- È fondamentale osservare il nome della testa giornalistica o del sito web sui quali ci stiamo informando: se l’url o il nome della testata ci sembrano “strani”, contengono parole bizzarre o errori ortografici meglio cercare le informazioni di cui necessitiamo in un altro sito.
- È sempre consigliato cercare notizie riguardanti l’autore dell’articolo che ci interessa: se esiste davvero, quali sono i suoi studi, se è esperto di un certo argomento, se ha pubblicato altri articoli…
- Verificare che la notizia trovata sia presente anche in altri siti internet, giornali, riviste o libri.
- Osservare la grafica e l’impaginazione, leggere attentamente in modo da individuare errori di battitura, termini inappropriati, osservare la data di emissione dell’articolo.
- Esaminare le immagini per capire se si tratta di fotomontaggi.
- Prestare attenzione ai titoli “urlati”, scritti in maiuscolo e spesso con l’utilizzo di punti esclamativi che adescano il nostro sguardo e fanno leva sulla nostra emotività.
Ma la vera domanda da porsi è: perché qualcuno dovrebbe diffondere notizie false? Cosa ne ricaverebbe? Alcuni lo fanno per istigare odio o screditare persone importanti, altri per influenzare e “pilotare” le scelte del pubblico, altri ancora per guadagnare dei soldi attraverso il clickbait e i provenienti dalla pubblicità.
È una responsabilità di tutti CONTRASTARE LA DISINFORMAZIONE e bloccarne la diffusione segnalandole a siti come “Bufale.net”.
Scritto da Antonia Fuser, Annamaria Oberti e Andrea Capovilla