GIORNATA DELLA MEMORIA 2025

GIORNATA DELLA MEMORIA 2025

Ogni anno il 27 gennaio si celebra la giornata della Memoria: quel giorno, nel 1945, l’Armata Rossa entrò nel campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz, in Polonia, rivelando al mondo intero lo sterminio degli ebrei compiuto dai nazisti e da Adolf Hitler.

All’interno dei campi di concentramento i deportati vivevano in modo brutale: non mangiavano quasi nulla, lavoravano duramente per tutto il giorno esposti alle intemperie, con il freddo e il gelo e dormivano sopra a tavole di legno.

I deportati più forti venivano impiegati nei lavori forzati fino alla morte; mentre le persone più deboli fisicamente e meno resistenti come bambini e anziani venivano uccisi subito dopo il loro arrivo in modo ripugnante. Molti deportati, però, morivano ancora prima di arrivare ai campi di concentramento durante il loro viaggio in vagoni per il bestiame per giorni senza cibo e acqua.

Quest’anno in occasione della giornata della Memoria, la nostra scuola ha organizzato un momento di commemorazione all’interno della mattinata: prima abbiamo potuto assistere alla  posa di tre nuove pietre d’inciampo nel piazzale adiacente all’atrio principale. Le pietre d’inciampo generalmente sono un piccolo blocco quadrato di pietra ricoperto di ottone lucente e sono poste davanti alla porta della casa nella quale abitò un deportato nei campi di sterminio nazisti: nella pietra d’inciampo ne viene ricordato il nome, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte. Il tedesco Gunter Deming, ideatore del progetto, ha voluto così tenere viva la memoria di tutti i deportati nei campi di concentramento e che poi non hanno fatto più ritorno alle proprie casa.  Le prime pietre d’inciampo in Italia sono state posizionate a Roma nel 2010.

Sulle orme di questa tradizione la nostra scuola da diversi anni sceglie di posare pietre d’inciampo che riportano non nomi, ma parole significative e importanti legate alla Shoah, che siano da monito per noi studenti. Le parole scelte quest’anno sono: RISPETTO, CORAGGIO, SPERANZA, invece quelle degli anni scorsi sono: INCONTRO, OPPORTUNITÀ, PERDONO, RESILIENZA, LIBERTÀ, ACCOGLIENZA.

La commemorazione si è poi spostata all’interno della scuola dove abbiamo potuto assisteste alla lettura di alcuni brani e poesie sulla guerra e sul dramma degli ebrei, di testimonianze di alcuni sopravvissuti ai lager, scandite da intermezzi musicali. Alcune poesie provengono proprio da Terezin, un campo di concentramento “insolito”, nei pressi di Praga, che serviva ad ingannare l’opinione pubblica: in poche parole sembrava un campo modello, ma era solo un’illusione. I ragazzini partecipavano a laboratori di disegno, a serate teatrali, ma era tutto organizzato per camuffare l’orrore che si stava compiendo. Molti bambini avevano cominciato anche a pubblicare un giornale clandestino chiamato Vedem. Sul giornale venivano pubblicate poesie, disegni, racconti scritti da bambini e ragazzi del ghetto. I primi trenta numeri furono realizzati utilizzando una macchina da scrivere, gli altri cinquantatré furono scritti a mano perché finì l’inchiostro per la macchina. Il giornale veniva scritto e diffuso di nascosto: un ragazzo fungeva da vedetta e, se una guardia si avvicinava al capannone, dava un segnale segreto e gli altri nascondevano il lavoro.

Alla fine della cerimonia, in rappresentanza di tutti gli studenti, alcuni di noi hanno consegnato dei lavori creativi prodotti in classe. Questi lavori sono raccolti nel “Libro della Speranza”, una bacheca a cui sono affissi i nostri disegni, le nostre poesie, le nostre riflessioni sul tema. “Il libro della Speranza” è stato posizionato nell’atrio centrale della scuola, in modo che chiunque passi dall’entrata possa vederlo, osservarlo e “ricordare”.

Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome – Gunter Deming

Scritto da Arzillo Francesco, Borunceanu Evelin Maria, Fiorindo Camilla, Fuser Ottavia, Giacchetto Pietro, Girotto Lorenzo, Gottardo Maila, Lorenzon Mattia, Marangoni Margot Pauline, Maschio Giacomo Franco, Roma Ilaria, Sforza Alessandro, Vendrame Francesca, Veronese Riccardo.

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